Apro la valigia.
Vi avevo detto che sono disoccupata? Eh sì dal primo Gennaio il mio contratto non è stato rinnovato e non è un bel modo di iniziare l'anno. Ho trascorso la prima settimana a raccogliere documentazioni varie per richiedere la disoccupazione ordinaria. Ho aggiornato il curriculum e ho fatto finta di prendere un periodo sabbatico in cui non pensare a cercare lavoro. Invece tutte le sere eccomi lì, da sola, seduta sul divano con il notebook, a spulciare tra le offerte di lavoro... terribili e inutili.
Sono già pronta a migrare ma ho ancora motivi per restare e la mia mente dovrebbe accettare l'idea di non perseguire la stabilità come i nostri genitori, lavoro fisso e fissa dimora, ma abituarsi a vivere alla giornata, come siamo costretti a fare tutto sommato, ma consapevoli e al meglio delle nostre possibilità.
Dopo essermi alzata presto ogni mattina e avere avuto poche ore libere da dedicarmi ogni giorno dopo il lavoro, essere disoccupati è tremendo. Capisci che hai investito troppo nel lavoro e poco nella tua crescita. Abbandoni lo studio, perchè non riesci a concentrarti in quelle due-tre ore libere prima di addormentarti e rialzarti per lavorare. La sera nel letto, cerchi di leggere un buon libro e ti ritrovi addormentata in una posizione idiota con il libro in faccia aperto sulla pagina in cui hai riletto almeno tre volte la stessa frase perchè non riuscivi ad afferrarne il senso. Ti senti d'improvviso un guscio vuoto. A oltre 30 anni può capitare di confondere questa sensazione con l'istinto materno e il desiderio di avere un figlio. Tuttavia non è così e lo sai bene, anche se non vuoi ammetterlo. Avere un figlio vi renderebbe felici e preoccupati, ma rimanderesti comunque quella sensazione di vuoto e ignoranza che ti pervade. Voglia di conoscere e viaggiare. Avere qualcosa da raccontare e da insegnare. Una cosa però è certa: non voglio rifare gli stessi errori fatti da ragazza.
Ladealocusta ripone oggi il lavoro in nero e chiude la valigia.